Spiritualità & Filosofia
Riflessioni per nutrire l’anima: il porta lettere
Nei ricordi della mia infanzia affiorano spesso figure di uomini e donne che hanno toccato la mia esistenza con la loro umanità…
All’epoca di mio nonno Bepo, quando troneggiava seduto sulla sua poltrona all’apice della scalinata di casa intento a leggere il giornale di fronte alle belle montagne dell’Agordino….
Quando ancora adolescente, in piena estate, gareggiavo con mio fratello Giuseppe a chi puliva meglio la bicicletta….
Era solito consegnare la posta un postino dal fare molto signorile.
Arrivava puntuale verso le 11 di mattina con la sua motoretta rosso-nera, sempre impeccabile nella sua divisa con il berretto a frontino.
Recava a tracolla nel suo fianco la grande borsa in pelle contenente la corrispondenza.
Il rumore del suo mezzo era inconfondibile e per noi ragazzi il suo arrivo a casa era un rito da non perdere.
Apriva il cancello di casa e percorreva il piccolo viale che accarezza a lato il nostro prato.
Arrivava a metà del percorso che subito noi eravamo pronti per ricevere qualcosa.
Per me e mio fratello Giuseppe rappresentava il nostro Babbo Natale giornaliero.
Ci salutava con fare gentile e rovistando dentro i meandri del borsone ci chiedeva notizie della famiglia.
Se per caso mio nonno era seduto sul prato, fermava la motoretta nel vialetto e con fare riverente portava al nostro vegliardo le lettere di competenza.
Il nonno Bepo ricambiava il saluto alla maniera del nostro dialetto e si informava delle novità del paese.
Ricordo che quel sostare a parlare con lui era una pausa dal tempo, perché il suo incedere non era nervoso, ma si rapportava con tutti in modo delicato.
Il nostro caro postino sapeva ascoltare e rispondere a tono.
Erano i tempi a misura d’uomo, senza la frenesia degli orari e il ronzio dei cellulari.
Quell’uomo, a modo suo, segnava il tempo del paese, fedele custode di una gloriosa tradizione di postini.
Per me rappresentava l’ emblema del lavoratore perfetto.
Il suo ricordo si è stampato indelebile nella mente della mia generazione e ancora oggi, a distanza di anni quando vogliamo ricordare con gli amici le nostre vacanze in montagna lui è una delle persone che affiorano subito dal passato.
Da quest’uomo che aveva trasformato il suo lavoro ordinario nel suo marchio di riconoscimento, ho imparato che ogni mansione fatta con amore e dedizione può nobilitare la persona.
Grazie caro postino perché con la tua presenza hai contribuito a rendere buona la mia vita.
Un caro saluto.
Antonio.